sabato 18 aprile 2009

Casabella 776

Casabella 776 - Aprile 2009

Sono sempre fortemente in ritardo quindi, come spesso accade, mi limito ad elencare velocemente i contenuti del numero di aprile.
L’editoriale è dedicato a due maestri contemporanei che proprio in questi mesi passati hanno compiuto ottan’anni, proprio come la rivista. Si tratta di Frank O. Ghery e di Paulo Mendes da Rocha.
Per quanto riguarda i progetti recensiti abbiamo:
- Smiljan Radic, Marcela Correa, Casa A, Viches, Cile;
- Smiljan Radic, Ristorante Mestizo, Santiago del Cile, Cile;
- Antòn Garcia-Abril, Hemeroscopium House, Madrid, Spagna (questa meriterebbe un approfondimento dato che ha generato forti discussioni con colleghi ed amici, se ne può parlare nei commenti sottostanti se qualcuno volesse esprimere la propria opinione a riguardo).
Dopo questi tre progetti c’è un articolo di M. Biagi, che questo mese pare monopolizzare buona parte dei redazionali della rivista, dal titolo “Costruire in legno: gli usi ambigui di un materiale sincero”. Ovviamente serve come introduzione ai seguenti tre, ma la lettura rimane comunque interessante.
- Charles Barclay Architects, Osservatorio astronomico nel Kielder Water and Forest Park, Northumberland, Gran Bretagna;
- QVE, Centro di ricerca sull’ambiente a Salburùa, Vitoria, Spagna;
- 70F ten Brinke & Nilsson, Ricovero per animali, Almere, Paesi Bassi.
Continuando, si lascia il legno per la pietra nel progetto di ampliamento di un museo:
- Nieto Sobejano, Ampliamento del museo Moritzburg, Halle, Germania.
Seguono alcuni slegati dal punto di vista tematico:
- Shuei Endo, Stadio per il tennis ed Hub logistico della protezione civile, Miki, Hyogo, Giappone;
- Alvaro Siza, Cantina vinicola, Sabrosa, Portogallo.
Chiude la rivista un articolo di M. Mulazzani “Fascismo e Architettura: due letture e una riflessione” riferito a due libri: “Emilio Gentile, Fascismo di pietra” e “Paolo Nicoloso, Mussolini architetto. Propaganda e paesaggio nell’italia fascista”.
In ultima pagina, nel nuovo appuntamento “numismatico”, fa la sua bella figura una banconota francese del 1995, da 200 franchi, raffigurante Gustave Eiffel ed alcune delle sue opere più rappresentative (eh si, c’è pure la torre).

Joystar

PS: bella la copertina di questo numero in stile filigranato, la scorsa invece fatta di "carta stagnola" non era proprio uno splendore da vedere (il tutto ovviamente ihmo).

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