giovedì 16 ottobre 2008

Casabella 770

Casabella 770 - Ottobre 2008

Come già visto nei precedenti del 2008 anche il numero 770 inizia con l'editoriale dedicato all'insegnamento dell'architettura. La redazione, nel presentare lo scritto che questo mese è affidato ad Alvaro Siza, tende a ribadire l'importanza che ha il discutere del problema e, citando: " ...diviene ogni giorno più urgente: è sufficiente frequentare anche soltanto per qualche giorno una qualsiasi scuola di architettura per rendersene conto.", mi trova personalmente d'accordo.
I punti in cui Siza divide il suo discorso non sono
tesi a cercare un colpevole, come nel precedente scritto di Eisenman (vedi rec. n° 769), ma si orientano direttamente all'essenza della materia. Pur restando in un contesto generalista, mette a fuoco caratteristiche fondamentali dell'architettura ed evidenzia, via via nel discorso, quelle condizioni che dovrebbero rappresentare, secondo Siza, un idealistico modus di insegnare la materia. Conclude l'ultima parte del proprio discorso con considerazioni che definirei quasi "pratico-filosofiche" (affronta brevemente il problema del rapporto tra architettura e società/collettività).
Chiusa l'introduzione, veniamo adesso ai contenuti progettuali presenti questo mese.
Il "profilo" è dedicato all'architetto svizzero Valerio Olgiati di cui, dopo una introduzione biografica, sono recensite tre opere:
- Atelier Bardill, Scharans, Canton dei Grigioni;
- Ufficio Olgiati, Flims, Canton dei Grigioni;
- Centro visitatori del Parco Nazionale Svizzero, Zernez, Canton dei Grigioni.
Si continua con una analisi di quattro opere dedicata alle strutture per l'infanzia non a caso introdotte dal titolo "A scuola da bambini":
- Pietro Boschetti, Scuola d'infanzia, Arosio, Canton Ticino;
- Adolfo Zanetti, Scuola elementare, Casalserugo, Padova;
- Baas, Scuola materna e elementare, Barcellona;
- Victor Horta, Un asilo a Bruxelles.
Interessante e completo quest'ultimo dedicato ad un opera del maestro Belga. Un articolo ricco di foto e disegni con una bella analisi scritta da Dirk De Meyer (non lo nego, mi sono soffermato qui data la mia vecchia passione per l'art nouveau e, leggo sempre volentieri scritti dedicati ad Horta od al suo "allievo-emulo" francese Guimard).
Segue, senza essere collocata in una specifica parte tematica, la recensione dell'opera:
- Mauro Galantino, Centro civico e religioso, Modena.
Si conclude con tre opere, introdotte dal nome tematico "Architettura e memoria", dedicate a cimiteri museali a carattere memoriale.
- Govaert e Vanhoutte, Centro visitatori del cimitero inglese di Tyne Cot, Ypres;
- Govaert e Vanhoutte, Padiglione d'ingresso al cimitero tedesco, Langemark;
- Studio Kuadra, Memoriale della deportazione, Borgo San Dalmazzo, Cuneo.
Per "la biblioteca dell'architetto" è presente la recensione del libro "Peter Eisenman: tutte le opere" Electa 2007 di PV Aureli, M. Biraghi, F. Purini. Un testo un pò autopromozionale se vogliamo, ma nella sua recensione il bravo Daniele Pisani non sembra farsi condizionare troppo dedicandosi a parlare quasi più di Eisenman che della monografia in se.
Chiude la copertina di Casabella del numero 421 datato gennaio 1977 (che, ricordo, vengono inserite come omaggio agli ottant'anni della rivista).

Joystar