giovedì 5 luglio 2007

Casabella 754


Avevo promesso questa minirecensione già il 21 giugno scorso, poi quando si è trattato di fare un copia & incolla per pubblicarla mi sono accorto che non trovavo più il file. Va bene, succede ogni tanto tra le miriadi di files sparsi per il mio pc di smarrirne qualcuno. Ma veniamo ai contenuti del numero 754.

Interessante spunto di discussione è l'editoriale, sempre curato dal Prof. Dal Co, dal titolo "il vecchio e il nuovo". In effetti tratta proprio di quell'argomento che probabilmente è il più discusso nelle conversazioni tra architetti, progettisti, ingegneri etc...Ovvero modalità e metri di giudizio da adottare per consentire o meno l'inserimento di nuove costruzioni all'interno di centri storici consolidati.

In riferimento all'editoriale ci sono ben quattro interventi, tutti riferiti allo speciale sul "vecchio e il nuovo":

- Vittorio Gregotti, Ristruttarazione della sede del "Corriere della sera", Milano;
- Rafael Moneo, Completamento del "Banco de Espana", Madrid;
- Pierre Louis Faloci, Trasformazione del Museo Rodin, Parigi;
- Ahrens Grabenhorst, Ampliamento e riordino del Museo d'arte e Collezione Robert Simon, Celle , Germania.

Il numero continua parlando di scuole e precisamente di quelle di R. Neutra:

- Richard Neutra, Le scuole del New Deal;

Seguono tre case:

- Glenn Murcutt, Casa nella Kangaroo valley, Australia;
(questa recensione si fa notare per l'ottima pubblicazione di disegni preparatori e tavole varie disposte anche a doppia pagina, una presenza che fa sempre piacere in una rivista di architettura!)
- Steven Holl, Justin Ruessli, Residenza dell'ambasciatore svizzero, Washington D.C.;
- Alberto Campo Baeza, Casa Guerrero, Barbate, Cadice, Spagna.

Nella rubrica "opere recenti" è recensita:

- Enric Miralles e Benedetta Tagliabue, Nuova sede di Gas Natural, Barcellona.

Per quanto riguarda i libri, questo mese c'è la recensione del volume "Il committente e le arti. Cosimo de Medici e il rinascimento fiorentino", edito da Electa, nell'articolo di Roberta Pellegriti: "Ritratto di un mecenate".

Chiude il numero, come consuetudine dei numeri dell'ultimo periodo, una fotografia di E. Stoller del complesso Johnson Wax di F.L. Wright.

Questo numero ha avuto una minirecensione particolarmente "mini", ma quando devo riscriverla da capo mi viene quasi automatico cercare di essere il più sintetico possibile.
Un'ultima cosa; segnalo un approfondimento/analisi di maat, sull'opera di Moneo recensita in questo numero, nel suo blog a questo indirizzo: Postmoderno, postcontemporaneo, quasi antico.


Joystar

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