lunedì 31 dicembre 2007

Bilancio di fine anno per le correnti

Un veloce sunto di quello che è stato questo 2007 per il blog (blog? o sito?...mah!). Le mie riflessioni su quest’anno non sono poi diverse da quelle che ho fatto in occasione dell’intervento del mese scorso (vedi link qui: http://correntidarchitettura.blogspot.it/2007/11/un-anno-di-correnti-darchitettura.html). Cambia la prospettiva, ovvero l’anno solare. Il motivo deriva dal fatto che è poi durante questo anno che il blog ha assunto la visibilità e la sua (piccola) popolarità. Insomma avrei preferito tanti e tanti interventi, con tante discussioni. Ma riflettendoci devo anche ammettere che non ci si può davvero lamentare. Per il poco che si è dato, in termini di contenuti, si è invece ricevuto tanto.Mi auguro che il 2008 porti ad una crescita ulteriore, con nuovi collaboratori e tanti interventi nuovi e voglia di confrontarsi. Sempre sul tema architettura.
Un saluto a tutti.

Joystar

venerdì 28 dicembre 2007

Gonçalo Byrne, chi era costui?

Eccomi, arrivo citando la stra-abusata riflessione manzoniana donabbondiesca, solo per dire che è in corso una mostra, sul citato Gonçalo Byrne (si legge Gonsalo), a Vicenza. La mostra si tiene dall’11 dicembre fino al 9 marzo. Non avete scuse per non andare a visitarla. Ah, sul titolo dell’intervento, non ditemi che non lo conoscete davvero? Bè è l’architetto portoghese della torre di Lisbona su; quella inclinata come la torre di Pisa ma di stile più razionalista (anche se credo rientri più nel decostruttivismo).
Se proprio non vi viene in mente direi che è un ottimo incentivo per andare a visitare la mostra.

Ciao a tutti

Carolina

PS: per maggiori informazioni potete visitare questo sito: http://www.abacoarchitettura.org/ita/arch/byrne.html

giovedì 27 dicembre 2007

Casabella 761 762, breve anteprima

Mi è appena arrivato il nuovo numero. Non ho avuto ancora il tempo di aprirlo, ma solo di sfogliarlo brevemente. Faccio questa veloce anteprima perché, trovandosi in edicola al momento, vale la pena prenderlo dato che si tratta di un numero storico. Infatti ricorre l’anniversario di Casabella ed è importante averne il numero rappresentativo. A presto con la breve analisi dei contenuti.
Joystar

martedì 25 dicembre 2007

Buon Natale

Il mio consueto augurio di un felice e sereno Natale.

Auguri a tutti i lettori di Correnti d'architettura.

Joystar


Edit: si aggiungono agli auguri anche Reason, Carolina e Viann.

venerdì 21 dicembre 2007

Sono nuova, Mi presento.

Eccomi, sono Annamaria e vorrei dare il mio contributo a questo blog. Studio architettura e mi piacerebbe condividere con tutti le mie idee, impressioni e novità sulla materia. Come avrò la possibilità scriverò qualcosa per correnti, quindi a presto.

Un saluto a tutti i visitatori e Buone feste (ormai siamo prossimi al Natale).


Annamaria (Viann)
Edit di Joystar: Benvenuta Annamaria, grazie di aver acettato l'invito a collaborare qui! Quando vuoi condividere qualcosa non hai che da postarla. Leggeremo con interesse. Ciao.

sabato 8 dicembre 2007

Gehry decostruisce troppo?

Una ghiotta occasione per tornare, dopo lunghissimo tempo, a scrivere qui da Joy facendomi trasportare dalle sue ben note correnti.
E chi poteva darmela, questa, se non la notizia che il nostro decostruttore preferito questa volta pare aver decostruito troppo? Notizia di un mesetto fa ormai, ma nell’ambiente pare che ancora se ne parli parecchio.
Il MIT, autorevole università americana stavolta pare aver deciso di non capitolare di fronte all’arte del maestro american-canadese. Ed abbia avuto il coraggio di denunciarlo pubblicamente. Devo essere sincero, pur apprezzando l’innovativo stile ed il coraggio progettuale che contraddistingue Frank O., non sono mai stato un suo sostenitore accanito. Sarà perché mi innamorai del puro razionalismo Miesiano fin dai miei primi studi, ma reputo il decostruttivismo un po’ quella tendenza brutalista del “devo distinguere la mia architettura a tutti i costi altrimenti non mi notano”.Ed ogni tanto questi costi si pagano. E pure salati; infatti il MIT ha chiesto qualcosa come 300 milioni di $ al progettista Gehry.
Non si può negare che fa un certo effetto osservare lo Stata center, sembra una struttura uscita dritta dritta dalle pagine di topolino e magicamente diventata reale. Ma la cara e vecchia funzione che i cari vecchi docenti di composizione architettonica ci stressavano ad imparare. Prima la funzione poi la forma. Roba antica forse, ma sicuramente piena di buon senso. Un buon senso, che se avesse fatto anteporre la cara vecchia funzionalità davanti alla forma, forse avrebbe evitato una figura poco elegante a F.O. Gehry, ed una causa che potrebbe costargli parecchio in pecunia.Ma con uno stuolo di ingegneri ed architetti che lavorano per lui, io mi chiedo, come si fa a non accorgersi che si stà costruendo in un area dove, d’inverno, cosa assai naturale, potrebbe nevicare? Non si è trattato di un qualcosa che (come accadde nel caso del comportamento delle lastre di copertura del Guggenheim di Bilbao) non si poteva prevedere esattamente in fase progettuale. Qui si doveva assolutamente prevedere, anzi che dico, progettare. Poi oltretutto il problema dell’umidità che starebbe mettendo in pericolo addirittura l’integrità strutturale, con le odierne e moderne soluzioni mi sembra quantomeno assurdo.
Il caso MIT contro Ghery dovrebbe rappresentare un severo monito a quegli studi di architettura un po’ troppo frettolosi e desiderosi di stupire, se ha avuto problemi un grosso studio come il suo, figurarsi uno alle prime armi.
Bene, vi lascio alle riflessioni in merito e un arrivederci al prossimo intervento. Spero che non arrivi dopo mesi come questo. Ne approfitto per mandare un saluto a tutti.

Reason

PS: ecco il link della notizia data l’8 novembre scorso da Prof. Architetto dove potete trovare anche un link a delle foto del complesso: http://www.professionearchitetto.it/news/notizie/6990.aspx .

domenica 2 dicembre 2007

Casabella 760

In questo numero sono di scena due argomenti principali: “I musei” ed “il Portogallo”.
Si comincia con un editoriale molto particolare dedicato al tema “musei” realizzato assemblando cinque citazioni collegate allo stesso.
La prima, di Jean Clair, è posta lateralmente ed in corsivo come introduzione. Le altre quattro sono poste lateralmente a formare “il corpo del testo”. Sono ovviamente troppo lunghe da inserire qui, ed esula dai miei obiettivi metterne il contenuto; posso però citarne gli altri quattro autori: Rainer Maria Rilke, Walter Benjamin, Marc Fumaroli e Giorgio Manganelli. Consiglio vivamente di trovare il numero 760 solo per dare una lettura di queste, esprimono dei concetti sui musei che, se magari non completamente condivisibili, rappresentano spunti di possibili discussioni in merito.
Sono presenti i progetti:
- Pierre-Louis Faloci, Museo di Arte e Storia, Rochefort, Francia;
- Coop Himmelb(l)au, Akron Art Museum, Akron, Stati uniti;
- Jun Aoki, Museo dell’Arte Aomori, Aomori, Giappone.
Chiude l’argomento un servizio completo sul Guggenheim di F.L. Wright dal titolo esemplificativo “Come è stato costruito il Guggenheim di FLW” scritto da Tommaso Trombetti. Si tratta di un articolo che affronta l’opera del maestro Wright seguendone la modalità operativa che ha portato alla sua realizzazione. Ho trovato il servizio talmente ben fatto che posso pure sbilanciarmi ad affermare che vale da solo questo numero 760 di Casabella; ancora una volta assolutamente consigliato.

Segue un’insieme di opere portoghesi (l’altra tematica trattata in questo numero è appunto il Portogallo).Abbiamo, dopo un’introduzione al tema di Marco Mulazzani e Vittorio Gregotti, le seguenti opere:
- Carlos Jorge Coelho Veloso, Teatro Comunale, Guarda;
- Fàtima Fernandez e Michele Cannatà, Stazione degli autobus, Mogadouro;
- Graca Correia e Roberto Ragazzi, Casa no Gerès, Canicada, Vieira do Minho.
A cui segue un profilo di Guilherme Machado Vaz con tre sue opere: Casa nella Valle a Vieira do Minho, Casa da thè a Matosinhos e Centro civico a Custòias (Matosinhos).C’è poi da evidenziare il gran lavoro di M. Mulazzani in questa sezione sul Portogallo, sempre presente con diversi interventi.

Nella parte conclusiva dedicata alla biblioteca dell’architetto si trova un articolo “Reframing Saarinen” di Chiara Baglione, che recensisce il libro “Eero Saarinen: Shaping the future” scritto a cura di Eeva-Liisa Pelkonen e Donald Albrecht ed edito da Yale University Press, New Haven London 2006.
Chiude il numero la ormai consueta fotografia di E. Stoller del complesso J. Wax di FL Wright.

Joystar

PS: in allegato al numero 760 c’è uno speciale (pubblicitario) dal titolo creative book della Casalgrande padana, dove all’interno si possono trovare numerosi progetti, dei quali alcuni molto interessanti.

venerdì 30 novembre 2007

Casabella: tutti i numeri del 2007

Ecco un bel post riassuntivo dove potete trovare tutti i link delle mie mini recensioni, dei numeri di Casabella, pubblicate nel 2007. Mancano, ovviamente, all'appello ancora i numeri di novembre e dicembre/gennaio che verranno inseriti qui appena sarà pronta l'equivalente recensione. Ho pensato che potesse essere comodo averli tutti sott'occhio ed eccoli qui:

- Casabella 750 751 (dicembre 2006/gennaio);
- Casabella 752 (febbraio);
- Casabella 753 (marzo);
- Casabella 754 (aprile);
- Casabella 755 (maggio);
- Casabella 756 (giugno)
- Casabella 757 (luglio/agosto);
- Casabella 758 (settembre);
- Casabella 759 (ottobre);
- Casabella 760 (novembre);
- Casabella 761 762 (dicembre/gennaio 2008).

Joystar

Edit del 18-01-2008: completato l'elenco, ora si possono trovare tutti le minirecensioni qui.

domenica 25 novembre 2007

Casabella 759

Un numero, il 759, dedicato agli eventi del 11/09/2001. La copertina (vedi immagine) da una prima indicazione con un semplice "zero" al centro, e l'editoriale dal titolo "Ground Zero: i fatti e la storia" conferma il tema.
Quest'ultimo è scritto da F. Dal Co e rappresenta un excursus che parte dalle origini della "New York Port Authority" passando per il "World trade center", l'11 settembre ed il progetto di D. Libeskind e il futuro del Ground Zero.
Come consuetudine editoriale il numero è suddiviso per tematiche ma con delle differenze rispetto al solito, infatti "opere recenti" viene sparso per il volume seguendo una logica di necessità a seconda dell'argomento trattato; il primo progetto in effetti è strettamente collegato con il tema di copertina e si tratta di:
- SOM, 7 World Trade Center, New York.
Sono collegati al progetto due articoli ricchi di considerazioni, firmati genericamente col nome Casabella, sul quello che è di fatto il primo edificio sul ground zero post 11 settembre.

Successivamente si apre un insieme di "opere recenti" introdotte dal titolo "informe, esile, temporaneo".
Si tratta, come si può ben intuire, di opere di rilevanza ma che sono destinate a non perdurare nel tempo.
- EMBT/Benedetta Tagliabue, Makoto Fukuda, Padiglione espositivo Arcelor, Esch-sur-Alzette, Lussemburgo;
- Studio Marc, Base nautica per il canottaggio "Giulio Pagani", Torno, Como;
- Arturo Montanelli, Aulee temporanee per l'università, Lecco.
Sempre nelle opere recenti vengono presentati due progetti di strutture enologiche col titolo, originale e azzeccato, di "Invecchiare razionalmente":
- Renzo Piano, Cantina vinicola Rocca di Frassinello, Gavorrano, Grosseto;
- Edoardo Milesi, Cantina vinicola Castello di Torre Massari, Cinigiano, Grosseto.
Spezza le "opere recenti" un insieme di opere tutte del gruppo londinese Caruso St. John Architect del quale è presente un breve profilo.
- Caruso St. John Architect, Brick House, Londra;
- Caruso St. John Architect, Nuove Aule per la Hallfield School, Londra;
- Caruso St. John Architect, Gagosian gallery, Londra;
- Caruso St. John Architect, Centro per l'arte contemporanea, Nottingham.
Nell'ultima opera presentata in questo numero si torna a "opere recenti":
- LIN Architects, Alvéole 14, Saint Nazaire, Francia.
In chiusura abbiamo, nello spazio libri (biblioteca dell'architetto) la recensione del libro "Filippo Brunelleschi, di Aldo Bruschi, Electa 2006" nell'articolo "Brunelleschi, innnovatore o moderno?" scritto da Mario Manieri Elia.
Chiude un'ennesima fotografia del complesso J. Wax di F.L. Wright scattata da E. Stoller.

Joystar

venerdì 23 novembre 2007

Un anno di Correnti d'Architettura

Ecco un breve post per festeggiare il primo anno del mio blog sul tema dell'architettura. Ne aprofitto per fare un sunto dei risultati, che davvero non mi aspettavo, conseguiti in quest'anno solare.
Per iniziare, ci sono stati ben 48 post dal 23 novembre 2006 ad oggi. Di questi 30 sono miei inserimenti e 18 sono degli attuali "collaboratori" che contribuiscono al blog.
Sorprendente è il dato riferito alle visite ed alle pagine viste. Ad oggi siamo arrivati a circa 8000 visitatori per un totale di circa 17600 pagine viste, con una media annua di 22 visitatori al giorno per 49 pagine. Devo dire che la media attuale è piu alta con circa 35 visitatori, con punte anche di 55-60 per circa 120 pagine al giorno con punte di 150-170. Sono dati che davvero non mi aspettavo, anche perchè non avevo all'inizio previsto nessun target e tutt'ora non ho nessun tipo di ambizione od obbiettivo specifico (se non quello di avere uno spazio dove poter parlare in generale di architettura, spaziando in tutte le sue sfaccettature e ramificazioni, come praticamente è sempre stato). Discreto interesse, sopratutto tra gli studenti, hanno avuto le mie minirecensioni di Casabella con diverse richieste durante tutto l'anno.
Concludo ringraziando Pat, Carolina, Reason e Patrick per i loro contributi e Sandrachan e Jam per il loro supporto.
Un ringraziamento enorme a tutti i visitatori che sono passati a trovarmi.
Ci saranno per il nuovo anno diverse novità che ho in mente. Le prime dovrebbero già vedersi in un diverso uso (purtroppo limitato dalla piattaforma di blogger) dei caratteri e dei colori. A breve farà l'ingresso anche un altro "collaboratore"...appena avrò la sua risposta affermativa. Quindi ci saranno, mi auguro, tanti margini di miglioramento e spero anche una maggior frequenza di interventi e temi trattati.

Joystar

mercoledì 21 novembre 2007

Il Piano paesaggistico visto da Sardegna 2D

Nel sito della Regione Sardegna ho trovato qualcosa di interessante; dal 16 settembre di quest’anno e a disponibile su SardegnaTerritorio un servizio di visualizzazione degli elementi cartografici relativi ai tre assetti del Piano Paesaggistico Regionale attraverso il navigatore SARDEGNA 2D.
http://www.sardegnaterritorio.it/j/v/241?s=49553&v=2&c=1942&t=1

martedì 30 ottobre 2007

Fallingwater animata

Ed eccomi dopo molti mesi ricomparire su Correnti d'architettura. 

Il motivo di questa visita "lampo" è tutto legato ad un bel video che ho visto giorni fa: una bellissima animazione 3D della Fallingwater di Frank L. Wright ed il bisogno di condividerlo con il blog era forte dopo mesi che non scrivevo qui.


Il filmato è realizzato dallo studio Eterea di Saragozza in Spagna e potete trovarlo qui: http://www.etereaestudios.com/docs_html/fallingwater_htm/fallingwater_movie_index.htm#

Buona visione.


P. Ray


Update del 02-06-2012: Ho aggiunto alcuni screeshots. Mi meraviglia che il link funzioni ancora a distanza di anni: meglio così. Quindi ho colto l'occasione per catturare alcune scene da aggiungere al post.

Joystar

giovedì 18 ottobre 2007

Casabella 758

Se avevo espresso dei commenti sulla finezza del numero precedente, in questo di settembre 2007 le dimensioni sono sicuramente fuori dall'ordinario; davvero un volume bello grosso.
Nessuna foto o progetto in copertina ma un semplice schema tematico con tre cerchi colorati ognuno assegnato ad un doppio tema: vedere/leggere, accogliere/esporre e modellare/intagliare. Nell'intersezione dei tre colori, al centro, i nomi dei protagonisti di questo numero ed in basso a destra il titolo dello speciale "viaggio a brasilia".
Lo speciale, intitolato poi "brasilia: cinquanta immagini", si svolge per altrettante pagine mostrando bellissime fotografie della capitale brasiliana, in un servizio ben curato che, azzardo a dire, non sfigurerebbe nemmeno come monografico. L'editoriale, firmato inusualmente a nome "casabella" ed intitolato "La lezione di brasilia" ripercorre la storia della città dalla sua (contestata?) realizzazione fino ad esporre in dettaglio il piano di Lùcio Costa.
Il resto della pubblicazione è diviso in due argomenti: "piccoli musei e spazi espositivi" e "opere recenti".

Nel primo ci sono le recensioni delle seguenti opere:

- Paulo Mendes da Rocha + MMBB, parco delle arti e della scienza, San Paolo, Brasile;
- Paulo David, Casa das Mudas, centro culturale Calheta, Maderia, Portogallo;
- Wandel Hoefer Lorch, Centro comunitario, sinagoga e museo ebraico, Monaco, Germania;
- Tadao Ando, 21_21 Design Sigh, Tokyo.

Per quanto riguarda "opere recenti" invece sono presenti le seguenti:

- Werner Tscholl, Nuovo complesso uffici Mondadori, Segrate, Milano;
- Francisco Mangado, Stadio la Balastera, Palencia, Spagna;
- Toyo Ito, Nuova Biblioteca per le arti Tama, Hachioji, Tokyo;
- Peter Zumthor, Cappella di Bruder Klaus, Mechernich, Germania.

Nella sezione libri c'è un articolo di Roberto Dulio dal titolo "Tutto su Molino" che recensisce, in modo sintetico, ben otto pubblicazioni dedicate all'architetto torinese Carlo Molino.

In conclusione è presente, come consuetudine, una foto del complesso J. Wax di F.L. Wright del fotografo dell'architettura Ezra Stoller.

Joystar


PS: Nell'editoriale c'è un piccolo errore, il numero 753 scorso viene attribuito al mese di novembre 2007 (cosa assai difficile dato che siamo al momento ancora in ottobre) ma si trattava in effetti del numero di Marzo, come si può vedere nella mia recensione dello stesso a questa pagina: http://correntidarchitettura.blogspot.it/2007/06/casabella-753.html. Un refuso del genere può capitare, nulla di straordinario...la cosa buffa stà nel fatto che lo stesso errore è presente anche nella traduzione in inglese che si trova a pag. 159: che il traduttore non si sia accorto della poca logica di quel che traduceva? capita.
PPS: inoltre, mi dimenticavo di dire, che al numero 758 è allegato uno speciale dal titolo "Dalla ricostruzione al futuro: architetture e infrastrutture in umbria".

lunedì 8 ottobre 2007

Identità dell'architettura Italiana (V° convegno)

Ho inserito sabato una news sul festival della creatività che si tiene a Firenze, ma ho dimenticato di inserire anche la notizia di un convegno organizzato, tra l'altro, dalla Facoltà di Architettura. Il convegno, il quinto sul tema, come si può intuire dal titolo, è rivolto a dibattere il tema dell'identità dell'architettura Italiana e si terrà, presso l'Aula Magna dell'Università in Piazza San Marco 4, il 30 e 31 ottobre prossimi dalle 9.30 alle 19. Poche, anzi pochissime le informazioni in rete, si trova giusto l'annuncio nell'agenda dell'Univesità degli studi di Firenze qui: http://www.unifi.it/notizie/agenda/ e da cui potete scaricare un PDF con il programma completo del convegno, partecipanti e Istituzioni patrocinanti.

Carolina

PS: non voglio far tutti i nomi perchè sono troppi, ma posso assicurare che ci saranno tante personalità di spicco dell'ambito universitario italiano legato all'architettura e alla divulgazione della materia. Motivo sufficente per metterselo in agenda.

sabato 6 ottobre 2007

Festival della creatività

Si terrà a Firenze, presso la Fortezza da Basso dal 25 al 28 ottobre prossimi. Ci saranno diversi nomi dell'architettura internazionale tra cui M. Fuksas, M. Botta e un genio del design come G. Dorfles e tante altre personalità. Consiglio a chi capitasse dalle parti di Firenze nel periodo di farci un pensiero, ne vale sicuramente la pena.
Per altre informazioni visitate il sito ufficiale Festival della Creatività.

Carolina

giovedì 27 settembre 2007

Casabella 757

Il 757 di Casabella è un numero doppio nella forma, appartiene al bimestre luglio/agosto, ma praticamente normale nella sostanza (anzi sembra leggermente più "magro" del solito).
La copertina è tratta da un particolare scala del ViLA NM a New York di Ben Van Berkel.

Si inizia subito con un bel editoriale scritto dal Prof. Maurizio Del Conte del titolo "Il circolo vizioso degli appalti in Italia" che, come si intuisce, esamina in modo accurato la situazione italiana in materia di appalti (sia pubblici che privati).

Sono ben quattro le parti tematiche in cui è diviso questo numero: opere e progetti recenti, spazi per il pubblico, scuole, nuove strutture.

La prima, opere e progetti recenti, è spezzata in due per dare subito spazio al progetto di Ben Van Berkel, già citato in copertina, il ViLA NM a New York.

Seguono due progetti in "spazi per il pubblico":

- Steven Holl, Nelson Atkins Museum of Art, Kansas City;

- SANAA / Sejima + Nishizawa, Teatro e centro culturale De Kunstlinie, Almere, Olanda.

Il secondo progetto in "opere e progetti recenti" è:

- Studio Valle, Uffici Deutsche Bank, Milano.

Nella parte "scuole" (tema che da diversi numeri appare con frequenza nelle pagine di Casabella) abbiamo una analisi dell'edilizia scolastica, in questo caso spagnola, degli anni '30. Si parla tra le altre cose di GATEPAC (gruppo di architetti e tecnici spagnoli per il progresso dell'architettura contemporanea) e nel seguito vengono analizzate varie opere progettate da uno dei suoi più illustri rappresentanti Josè Luis Sert, e in particolare abbiamo:

- Scuola elementare, Palau-Solità i Plegamans, 1933;
- Pabellòn Escolar, Arenys de mar, 1935;
- Escuela Graduada el Puntarrò, Martorell, 1935;
- Escuela Graduada el Convent, Martorell, 1935.

Per "nuove strutture", ci sono recensite due opere:

- Cecil Balmond, Ponte Pedro e Inès, fiume Mondego, Coimbra, Portogallo;

- Dietmar Feichtinger, Passerella Simone de Beauvoir, Bercy-Tolbiac, Parigi.

Chiude il numero la recensione del libro: "Francesco Venezia. Le idee e le occasioni, Electa Milano 2006" nell'articolo "Maestro d'ombre" di Antonio Monestiroli.

Non sorprende ormai la presenza in chiusura di una foto di E. Stoller al complesso J. Wax di F.L.Wright.

Joystar

martedì 18 settembre 2007

Casabella 756

Il numero 756 è dedicato nelle intenzioni, copertina ed editoriale, al nuovo edificio del New York Times di Renzo Piano ma non in ulteriori contenuti, dato che poi non se ne parla oltre, rimandando gli approfondimenti in occasione del completamento imminente dell'opera. Un editoriale, quello firmato Francesco Dal Co, che non si discosta dall'ordinario illustrando velocemente un pò di dati dell'intervento di Piano sulla già menzionata torre che ospiterà gli uffici del NY Times.
Le tre parti principali in cui è strutturato questo numero di giugno 2007, sono tre: 'architetture giapponesi', 'università' e 'opere e progetti recenti'.
Vediamo brevemente le opere pubblicate e analizzate iniziando con una rassegna di interessanti architetti nipponici.

Architetture giapponesi:
- Satoshi Okada, Casa a Wakabadai, Kanwasaki, Giappone;

- Hiroki Tanabe, Shin Yokoo, Studio dentistico e abitazione, Nagano, Giappone;

- Takashi Yamaguchi, Tempio Bianco, Kyoto, Giappone;

- Katsuiro Miyamoto, Casa Nave, Nishinomiya, Giappone.

Università:
Qui devo segnalare subito l'articolo di apertura tema di Giancarlo De Carlo dal titolo "Università: dall'elite alla massa", a cui seguono poi sei progetti.

- Joao Batista Vilanova Artigas, Facoltà di architettura e urbanistica, San Paolo del Brasile, 1961;

- Nasrine Seraji, Ampliamento della scuola di Architettura di Lille Villenueve-d'ascq, Francia;

- Tod Williams, Billie Tsien, Skirkanich Hall, Università della Pennsylvania, Filadelfia;

- Luciano Pia, Scuola di Biotecnologie, Torino;

- MGF Architekten, Ampliamento dell'università delle scienze applicate, Aalen, Germania;

- Alejandro Aravena, Lorena Andrade, Riordino della scuola di Architettura della Pontificia università Cattolica, Santiago del Cile.

Opere e progetti recenti:
- Franco Purini, Complesso parrochiale di San Giovanni Battista, Lecce;

- Gae Aulenti, Nuova sede dell'istituto Italiano di cultura, Tokyo;

- Eduardo Souto De Moura, Torre Burgo, Porto.

A proposito dell'ultimo progetto, Torre Burgo di E. Souto de Moura, è molto interessante l'articolo "E' preferibile essere buoni o interessanti?" di Francesco Dal Co. Inserisco qui di seguito un piccolissimo estratto, preso dall'inizio, dopo averlo letto converrete con me che vale la pena cercarlo per leggerlo tutto: " Mies Van Der Rohe non aveva dubbi: meglio ''buoni'', ovvero ''good'', che interessanti. Ma cosa significa per un architetto "essere buono"? Mies, che questa domanda se l'era posta più volte, rispondeva così: vuol dire "abbandonare l'originalità e realizzare ciò che è necessario. In altre parole: servire invece che dominare...persistere nell'umiltà, rinunciare all'effetto e compiere fedelmente il necessario e il giusto" ".

Per la parte dedicata ai libri questo numero presenta, nell'articolo "Nel centenario della nascita di Carlo Scarpa" di Orietta Lanzarini, la recensione di ben cinque libri dedicati all'architetto veneto:
- I disegni di Carlo Scarpa per Castelvecchio, a cura di A. Di Leto, Regione del Veneto, Marsilio, Venezia 2006;
- Carlo Scarpa. I disegni per la tomba Brion. Inventario, a cura di E. Terenzoni, Electa, Milano 2006;
- V. Zacchettin, Carlo Scarpa. Il complesso monumentale Brion, Regione del Veneto, Marsilio, Venezia 2005;
- Carlo Scarpa e il museo Revoltella, a cura di G. Ceiner e M. Masau Dan, Edizioni del Comune di Trieste, Trieste 2006;
- Carlo Scarpa. La Fondazione Querini Stampalia a Venezia, saggi di F. Dal Co e S. Polano; fotografie di P. Terrassan, Electa, Milano 2006.

Chiude, come consuetudine, una fotografia del complesso Johnson Wax di F.L. Wright scattata dal fotografo E. Stoller.

Joystar

mercoledì 12 settembre 2007

FESTARCH: breve resoconto del 3 settembre

La giornata conclusiva, del secondo appuntamento del FESTARCH, il 3 settembre era importante per la presenza dell’Architetto Jacques Herzog, Premio Pritker 2001.
La lezione è iniziata con un piccolo disguido di orari: infatti nei cartelli esposti in facoltà era fissata per le ore 16, in internet invece per le ore 17:30; poi alla fine è iniziata con l’orario prefissato in loco e quindi abbastanza puntuale per chi è arrivato "in anticipo" rispetto all'orario in rete.
La serata è stata presentata dal Professor Ing. Antonello Sanna, uno degli organizzatori della manifestazione, e dal direttore della rivista Abitare, Stefano Boeri.

Tre i relatori:

1. Alberto Garutti, artista, docente della cattedra di Pittura dell’università di Brera, intellettuale nel rapporto tra arte, cultura e politica. Ha presentato alcune delle sue opere che ha realizzato in tutta Italia, che sono tra arte e paesaggio;
2. Aldo Bonomi, sociologo, ricercatore sociale. Esso ha osservato lo sviluppo locale e territoriale dal punto sociale e il confrontarsi delle ideologie del capitalismo e dello sviluppo.
3. Jacques Herzog. Ha illustrato alcune delle strategie architettoniche e urbanistiche su i diversi progetti che sta realizzando:

  • La trasformazione dell’area mineraria dismessa di Monteponi nel Sulcis-Iglesiente;

  • Il museo Vitra House a nord di Basilea;

  • Un museo a Londra;

  • La Cascia a Madrid;

  • Spazio Goya ( museo ) a Saragoza;

  • Museo Arte Parrocchiale a Long Island a N. Y.;

  • Sala Concerti a Amburgo;

  • Edificazione di uno stadio a Pechino.
Nella foto l'architetto Jacques Herzog durante l'esposizione.
Il Masterplan per la trasformazione dell’area di Monteponi, si basa sulla combinazione tra turismo, residenze turistiche, locali, cultura e sviluppo dell’impresa locale.
Attualmente si prevedono nella realizzazione:
- Circa 48 % per Hotel turistici
- Circa 23 % per residenze turistiche e locali
- Circa 22 % per cultura ( archivi, musei, università e centri congressi )
- Circa 6 % per workshop

Dopo la conferenza dell’architetto, ha preso la parola il governatore della Sardegna Renato Soru, per i vari ringraziamenti e per parlare della situazione sarda. In conclusione c'è stata la possibilità, da parte degli intervenuti alla conferenza, di fare delle domande l’architetto J. Herzog.

venerdì 31 agosto 2007

Festarch: lezione di J. Herzog (Aggiornamento)

Un piccolo aggiornamento sulla news di ieri.
Per la chiusura ufficiale del Festarch, tenutosi in Sardegna dal giugno scorso, sarà presente, oltre al già citato Herzog, anche Steven Holl che terrà a sua volta una lezione sul recupero e la trasformazione della miniera di S.Giovanni il 30 settembre prossimo.
La notizia e altre informazioni si possono trovare al link seguente: http://www.unica.it/pub/7/show.jsp?id=3590&iso=19&is=7
Nella stessa pagina si parla di 150 studenti laureandi, selezionati tra i migliori dei politecnici di Torino e Milano. Ed io mi chiedo: tra gli studenti dell'ateneo cagliaritano non c'enerano di meritevoli per partecipare a questo seminario? Parafrasando i libri di Analisi matematica, lascio la risposta come esercizio al lettore.

Joystar

giovedì 30 agosto 2007

Festarch in Sardegna: nuova lezione di J. Herzog

Continua con nuove iniziative il FestArch che si è tenuto a Cagliari (ed Alghero) a fine giugno scorso (Si veda l'intervento FESTARCH Il Primo Festival di Architettura in Sardegna del 10 luglio).
Il 3 settembre infatti si terrà, nell'aula magna della facoltà di ingegneria di Cagliari, una lezione magistrale di Jacques Herzog dal titolo "Il progetto di recupero della miniera Monteponi". L'annuncio è presente sulla hompage del sito Festarch : http://www.festarch.it/ dove, purtroppo, non ci sono altre informazioni inerenti la nuova iniziativa, quindi per tutti gli interessati l'appuntamento è per lunedì 3 settembre alle ore 17,30.
Fa senz'altro piacere vedere nuovamente Herzog a Cagliari e l'evento sarà seguito per quanto possibile o da me oppure da Pat per un eventuale post qui sul blog.

Joystar

lunedì 20 agosto 2007

Casabella 755

Numero votato all'argomento urbanistico questo 755 ed, in tema, porta in dote un editoriale che esprime chiaramente la posizione del Prof. F. Dal Co con un titolo "che fare per le città?".
In sintesi, l'articolo si concentra nell'indicare il progetto unitario per l'autostrada M-30 di Madrid come un esempio da seguire se si vuol portare avanti un concreto discorso urbanistico. Insomma un'editoriale che consiglio di leggere.

Ma veniamo ai contenuti di questo numero di maggio 2007:

La prima parte è dedicata all'argomento "Torino" con una serie di articoli e servizi dedicati alla Torino Post-olimpica. Interessante la mappa a pag. 18 che indica tutti gli interventi che sono stati realizzati, o che sono in fase di realizzazione, sulla città in occasione del succitato intervento sportivo. Segnalo inoltre il saggio su Franco Levi - Un maestro della Scienza delle Costruzioni - Palazzo Vela Torino 1960.

La parte centrale è indicata con "edilizia sociale" e rappresenta un pò l'insieme di progetti più interessanti del numero. Mi riservo un commento sul fatto di aver utilizzato la dicitura "edilizia sociale" che sa secondo me un pò di antiquato e che trovo poco indicato, secondo me ci stava meglio, visti i progetti seguenti, qualcosa come "urbanistica pubblica residenziale", ma, ripeto, è solo una mia considerazione. Chiusa la parentesi vediamo velocemente i progetti presenti:

Paredes pedrosa Arquitectos, 146 abitazioni sociali a Pradolongo, Usera, Madrid;
Babled Nouvet Reynaud Achitectes, Rinnovo urbano e alloggi, Saintes, Francia;
Niall McLaughlin Architects, Abitazioni a basso costo per il Peabody Trust, Silvertown, East London;
Quattro architetti e un masterplan (anche qui era meglio indicare "quattro collaborazioni tra architetti", ma lo so, sono io che sono forse un pò troppo pignolo):
Arata Isozaki e Akiko Takahashi+Tsukasa Sekkei, Christine Hawley+Sanny Architects, Kazuyo Sejima+Yamasei Sekkei, Elizabeth Diller+Misaki Design & Architects, Edilizia residenziale pubblica, Kitagata, prefettura di Gifu, Giappone.

Il numero continua con "scuole ieri/oggi", argomento che compare spesso in questo ultimo periodo su Casabella:
Si inizia con un bel servizio di Alberto Muffato su William Lescaze. Dopo sono presenti i seguenti progetti:
Carme Pinòs, Scuola Elementare, Castelldefels, Barcellona;
MMBB, Scuola Elementare, Campinas, Brasile;
Alessandro Contavalli, Scuola dell'infanzia, Ponticelli, Imola;

Inoltre è presente un minispazio per "opere e progetti recenti" con :
Alvaro Siza, Cantina vinicola Adega Mayor, Campo Maior, Portogallo.

Per lo spazio libri c'è la recensione, da parte di Nicholas Adams, del volume di Peter Blundell Jones, Gunnar Asplund, Phaidon Londra 2005.

Chiude il numero, come consuetudine, una foto del complesso Johnson Wax di Wright fatta dal fotografo E. Stoller.


Joystar

sabato 18 agosto 2007

Betile di Hadid confermato e Mostra opere di R. Piano

Due notizie di architettura, una freschisima e l'altra un pò meno ma molto interessante.
Iniziamo con la fresca: è ufficiale la costruzione del museo Betile a Cagliari, di cui ho già parlato in questo intervento qualche mese fa. Pare che Zaha Hadid abbia firmato per il progetto definitivo e a quanto si dice i lavori dovrebbero cominciare già nel 2008. Sono davvero curioso di vedere se il progetto si terrà fedele a quello che ha vinto il concorso oppure se ci saranno modifiche evidenti in quello definitivo.

L'altra notizia riguarda una mostra monografica in corso alla triennale di Milano sulle opere di Renzo Piano. La mostra è una celebrazione delle opere del nostro architetto più rappresentativo a livello internazionale in onore dei suoi 70 anni. Da visitare assolutamente, per chi può ovviamente. Ulteriori informazioni possono essere lette a questo indirizzo : http://www.exibart.com/notizia.asp/IDNotizia/20105/IDCategoria/1 .

Approfitto pure per salutare tutti coloro supportano questo, un pò traballante, blog. Ed ovviamente dare qualche ragguaglio sui prossimi interventi (i miei si intende): le recensioni dei numeri 755, 756 e 757 di casabella sono ormai quasi pronte ed inoltre stò valutando la possibilità di fare una versione tradotta in inglese e mi piacerebbe avere delle opinioni in merito (è un'idea sciocca? oppure inutile?...vale la pena provarci?...ai lingua madre inglese gliene frega qualcosa dei nostri interventi riferiti spesso solo all'architettura italiana? sono graditi ogni tipo di commenti).

Joystar

mercoledì 15 agosto 2007

Il Forum Building a Barcellona

Il Forum Building di Herzog e De Meuron e il Parco Litorale Nord di Abalos & Hereros
Da circa 20 anni a Barcellona si muove un impeto strano nel voler reinventare le più note tipologie di spazio pubblico. Si tratta di un processo che prevede una sorta di riqualificazione verticale della città, che parte dal sottosuolo, con l’impianto di depurazione per le acque, sopra di esso una piazza all’aperto e poi ancora torri ecc. L’impostazione risulta chiara e non si limita ad interpretare la città come una somma di singole aree, bensì come un succedersi di episodi uno accanto all’altro, che interagiscono tra di loro, nella massima libertà. Il Forum Universal de las Culturas del 2004 dà vita ad un nuovo impulso, si vuole definire un modello di città che s’ispira a valori più etici, che si muovono comunque verso avanguardia e innovazione.
Il Forum Building, progettato dagli architetti svizzeri Herzog e De Meuron, è un edificio celebrativo e rappresenta il simbolo del Forum del 2004. Si tratta di un edificio di forma triangolare di 180 m di lato, ubicato nel triangolo della strada Diagonal, La Rambla de Prim e la Ronda Litoral. L’edificio risulta rialzato pochi metri dal terreno (25mt.) e dà l’impressione di una grossa tenda blu che scende dall’alto. Le finestre sono a specchio e assomigliano a dei cocci di vetro rotti. L’edificio crea uno spazio pubblico coperto che dal punto di vista funzionale risulta essere estremamente flessibile, volto ad ospitare spazi museali dedicati alle culture del mondo, all’arte e al design.
All’interno della grande trasformazione urbanistica del Forum 2004 si inserisce il Parco Litorale Nord (detto anche Parco della Pace), ad opera degli architetti Abalos & Hereros. L’idea di questo parco nasce da una grande sensibilità nei confronti delle questioni ambientali e sembra voler tradurre l’idea di waterfront per cui il passaggio città-mare non è più necessariamente una linea, secondo gli stereotipi tradizionali, bensì una fascia e cioè un’area strutturalmente complessa composta da sistemi spaziali interconnessi, esteticamente, funzionalmente e socialmente individuabili in una unità complessiva. In questo progetto le componenti naturali paesaggistiche, mare, vento, sole, spiaggia sono utilizzate come materiali da costruzione. L’insieme è legato al tempo stesso alla città, al mediterraneo e al paesaggio industriale precedente.

venerdì 27 luglio 2007

Mostra su Calatrava a Roma

Dopo numerosi impegni eccomi di nuovo sul blog con una ghiotta notizia, che ho visto segnalata ormai da più di un mese solo da Prof. Architetto e da cui, ovviamente, l'ho presa.
A partire dal 4 luglio e fino al 2 settembre si tiene, alle Scuderie del Quirinale, una mostra, curata da Tomàs Llorens, tutta dedicata a Santiago Calatrava.
Sono esposte circa novnta opere tra progetti, plastici, sculture e disegni vari.
Maggiori informazioni nella notizia data da Professione Architetto; nel link delle "Scuderie del Quirinale", e sul sito di Calatrava: http://www.calatrava.com/
La settimana prossima conto di essere a Roma e se possibile, sempre "se" riesco ad andarci, farò un bel resoconto qui sul blog.
Carolina

giovedì 26 luglio 2007

Il Guggenheim Museum

Il Solomon R. Guggenheim Museum, che fa parte del cosiddetto Museum Mile, è ubicato a Manhattan, nell’Upper East Side, al n. 1071 della Fifth Avenue, tra la East 88th e la East 89th Street.
Nel 1937 l’industriale del rame e collezionista Solomon R. Guggenheim, un ebreo di origine svizzera, istituì una fondazione finalizzata ad accogliere la sua collezione privata (la Guggenheim Collection of Non-Objective Paintings). Nel 1943 la baronessa Hilla Rebay von Ehrenwiesen affidò al celebre architetto Frank Lloyd Wright l’incarico di progettare per la Guggenheim Foundation (di cui era direttrice) una sede adeguata in grado di sostituire quella provvisoria in cui la preziosa collezione di arte astratta era ospitata dal 1939.
I lavori di costruzione del museo ebbero inizio solo nell’agosto 1957, dopo numerosi diverbi sul progetto insorti tra Wright e il direttore della fondazione James Johnson Sweeney, succeduto nel 1952 alla baronessa Rebay.
L’inaugurazione ebbe luogo nell’ottobre del 1959, sei mesi dopo la scomparsa dell’architetto Wright. Ulteriori spazi espositivi (tra cui la Tower Galleries, un edificio a dieci piani eretto dietro la costruzione originaria) furono ottenuti in seguito a lavori di ampliamento e di ristrutturazione diretti dall’architetto Charles Gwathmey e ultimati nel 1993. L’edificio appare esternamente come una spirale rovesciata in cemento bianco a quattro anelli che sale fino a una cupola di vetro a ca. 30 m d’altezza; all’interno la spirale si apre su di un vasto spazio centrale e viene percorsa dal visitatore partendo dall’alto e scendendo per una rampa elicoidale (lunga 432 m e con un’inclinazione del 3%) che si snoda lungo un spazio espositivo composto da oltre 70 nicchie e piccole gallerie in cui sono in mostra le opere d’arte del museo.

Progetto R&S - FUEL CELLS - H2&DIGEN

Soggetti attuatori

1. CRS4 surl – Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna
2. Consorzio Pisa Ricerche
3. CNR-IRC Napoli
4. Università degli Studi di Genova
5. EniTecnologie spa (San Donato Milanese)
6. Enel Produzione spa
7. Riello spa (Legnago)
8. Università degli Studi di Napoli Descrizione

L'idea di fondo di questo progetto è quella di integrare sistemi di produzione di idrogeno innovativi con impianti di generazione termoelettrica alimentati con combustibili fossili/biomasse o sistemi di termovalorizzazione di residui/rifiuti.
Si tratta di sviluppare ricerche e sperimentazioni che consentano di realizzare sistemi di produzione di idrogeno e separazione di CO2 presso siti che impieghino combustibili tradizionali e non, con l'obiettivo di ridurre al minimo il costo di produzione di questo nuovo vettore energetico e di minimizzare l'impatto ambientale.
Un elemento necessario per sviluppare quest'idea è la determinazione dell'intervallo di purezza dell'idrogeno prodotto che influenza le prestazioni dei sistemi finali che lo utilizzano. Noto il livello di purezza, il punto fondamentale da studiare è l'integrazione tra il sistema di produzione di idrogeno e i sistemi che tradizionalmente impiegano i combustibili di partenza, studi che permettono di selezionare i processi più idonei e/o sviluppare nuovi processi e nuove tecnologie di produzione particolarmente economiche ed ambientalmente compatibili. Per quanto riguarda la purezza è necessario valutare il comportamento dei diversi componenti destinati all'impiego dell'idrogeno.
In linea di principio i sistemi che possono utilizzare idrogeno nella generazione elettrica distribuita sono le microturbine, le celle a combustibile, i sistemi termofotovoltaici e i motori Stirling. Mentre per le celle, stante l'attuale tecnologia, è necessaria un'elevata purezza, per le microturbine e gli altri microgeneratori questa caratteristica è meno stringente.
Va comunque considerato che la combustione di idrogeno nelle turbine a gas produce ossidi di azoto in quantità maggiori che nella combustione a metano per cui vengono investigati, per raggiungere l'obiettivo zero emission, il processo di combustione catalitica, nonché quegli accorgimenti (staging, premiscelazione) propri delle combustione low-NOx.
Le attività saranno prevalentemente di tipo sperimentale e saranno svolte su impianti di piccola taglia già esistenti o da realizzare ad hoc impiegando strumentazione e sistemi di analisi specifici. L'attività sperimentale sarà affiancata da una consistente modellistica matematica tesa a simulare i processi per approfondirne gli aspetti più critici e valutare le problematiche della dinamica e dello scaling up dei processi.

Il progetto si sviluppa secondo tre aree:
A) Produzione dell'idrogeno,
B) Utilizzazione dell'idrogeno per la generazione elettrica distribuita
C) Valutazioni Tecniche Economiche e Ambientali.

Obiettivi
Uno scopo del progetto è quello di integrare sistemi di produzione di idrogeno innovativi con impianti di generazione termoelettrica alimentati con combustibili fossili/biomasse o sistemi di termovalorizzazione di residui/rifiuti. Questo scopo sarà perseguito sviluppando ricerche e sperimentazioni che consentano di realizzare sistemi di produzione di idrogeno e separazione di CO2 presso siti che impieghino combustibili tradizionali e non. Obiettivo finale del progetto è quello di ridurre al minimo il costo di produzione di questo nuovo vettore energetico, l'idrogeno, e di minimizzare l'impatto ambientale.
Risultati attesi
1. Sistemi integrati di produzione dell'idrogeno con impianti di generazione termoelettrica.
2. Sistemi di purificazione dell'idrogeno ottenuto da processi di reforming.
3. Modelli di analisi dei dispositivi combustivi dell'idrogeno a bassa temperatura.
4. Modelli di analisi dei dispositivi di cleaning dell'idrogeno.

Finanziamenti
MIUR – Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca (FISR).

Tempi di realizzazione
Tre anni.
Data inizio: 1 gennaio 2006
Data fine: 31 dicembre 2007.

Per ulteriori informazioni vedi il sito: http://www.sardegnaricerche.it/index.php?xsl=370&s=37767&v=2&c=3141&archivio=&vd=&fa=1&c1=

martedì 10 luglio 2007

FESTARCH Il Primo Festival di Architettura in Sardegna

Il primo FESTARCH della Sardegna si è tenuto a Cagliari per tre giorni (29/30 giugno e 1° luglio) presso la ex-Manifattura Tabacchi e al Lazzaretto di Sant’Elia (con una appendice nella Facoltà di Ingegneria), e un’altra parte quasi in contemporanea ad Alghero (il 2 luglio), nella Facoltà di Architettura, per parlare di architettura, del paesaggio e del futuro del mondo.
Il Festiva ha visto la partecipazione di architetti, progettisti, fotografi, artisti e filosofi tra i più importanti della scena internazionale, con la presenza di ben quattro premi Pritker: Rem Koolhaas, Paulo Mendes da Rocha, Zaha Hadid e Jacques Herzog.
Se devo essere onesto, questo primo Festival ha disilluso molto le mie aspettative, sopratutto perché hanno concentrato troppi eventi in pochi giorni. Per esempio, il 29, il giorno dell’apertura all’ex-Manifattura c’erano quattro eventi in contemporanea:
1° Sala: presentazione dell’evento e proiezione della storia della ex-Manifattura Tabacchi; confronto tra centri europei dedicati alla cultura e alla creatività nella trasformazione e utilizzo di alcune aree industriali dismesse in alcune parti dell’Europa;
2° Sala: incontro con il teorico francese del paesaggio Gillies Clément;
3° Sala: conversazione con architetto giapponese Kengo Kuma, che racconta alcuni progetti recenti tra Cagliari e Tokyo;
4° Sala: mostra fotografica e incontro con alcuni dei fotografi più celebri italiani.

Quindi una persona non poteva seguire più di un evento per volta, dovendo scegliere una presentazione e rinunciando alle altre (a malincuore da parte mia ).
Non parliamo poi dell’enorme spesa (oltre 500.000 €) che è stata fatta per il rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio dei prestigiosi ospiti a questo Festival.

Per chi volesse vedere il sostanzioso programma della manifestazione: http://www.festarch.it/ (edit by Joystar 2013: link che potrebbe non funzionare o non contenere più le informazione dell'epoca di questo post)

Pat

lunedì 9 luglio 2007

Carta della Sardegna sotto un'intonaco

Nella cattedrale di Cagliari il mese scorso è stata scoperta, sotto un'intonaco un carta dell'isola risalente al 1500.
Ne parliamo qui sul blog perchè il merito di averla scoperta va ad un nostro docente universitario, il Prof. Giampaolo Marchi, docente del corso di Estimo della facoltà di Ingegneria Edile (e Architettura), nell'università di Cagliari.
Il 14 Giugno ha tenuto una conferenza nella quale ha raccontato il suo stupore quando durante dei lavori, sotto un'intonaco è comparso l'affresco: "Mi trovavo in Cattedrale per motivi estranei a questa ricerca e mai avrei potuto immaginare una sorpresa simile...L’affresco è da attribuire a Geronimo Ferra Pintor e risale al periodo tra il 1570 e 1576, durante la reggenza del Vicerè Conte d’Elda. Tra gli elementi indicativi per la datazione compare anche lo scudo di Filippo II". Prof. Marchi ha poi continuato con la sua esposizione: "Le fonti documentarie fanno spesso riferimento alla carta, che è stata oltretutto cercata a più riprese dallo stesso Filippo II, nelle convinzione fosse stata realizzata su un supporto cartaceo. Invece, la sorpresa: è un vero e proprio dipinto. Ecco il motivo per cui era introvabile negli archivi. c’è sempre stata Chissà quante persone l’avranno osservata distrattamente, senza comprenderne o intuirne il significato e il valore....Purtroppo è solo una parte della carta e la lettura non è immediata. Il resto dell’opera è stato eliminato in seguito all’inserimento delle bifore".
Nell'articolo di M. Lampis (pubblicato il 15 giugno 2007 su L'unione Sarda), dal quale abbiamo preso la dichiarazione di Marchi e la foto a lato, c'è dell'altro. C'è una scoperta nella scoperta: sembra che dietro l’affresco si nasconda un altro dipinto raffigurante la cattedrale. Molto presto Marchi pubblicherà il suo studio e potremmo leggere in modo approfondito questi suoi nuovi studi.


PAT & Joystar

giovedì 5 luglio 2007

Casabella 754


Avevo promesso questa minirecensione già il 21 giugno scorso, poi quando si è trattato di fare un copia & incolla per pubblicarla mi sono accorto che non trovavo più il file. Va bene, succede ogni tanto tra le miriadi di files sparsi per il mio pc di smarrirne qualcuno. Ma veniamo ai contenuti del numero 754.

Interessante spunto di discussione è l'editoriale, sempre curato dal Prof. Dal Co, dal titolo "il vecchio e il nuovo". In effetti tratta proprio di quell'argomento che probabilmente è il più discusso nelle conversazioni tra architetti, progettisti, ingegneri etc...Ovvero modalità e metri di giudizio da adottare per consentire o meno l'inserimento di nuove costruzioni all'interno di centri storici consolidati.

In riferimento all'editoriale ci sono ben quattro interventi, tutti riferiti allo speciale sul "vecchio e il nuovo":

- Vittorio Gregotti, Ristruttarazione della sede del "Corriere della sera", Milano;
- Rafael Moneo, Completamento del "Banco de Espana", Madrid;
- Pierre Louis Faloci, Trasformazione del Museo Rodin, Parigi;
- Ahrens Grabenhorst, Ampliamento e riordino del Museo d'arte e Collezione Robert Simon, Celle , Germania.

Il numero continua parlando di scuole e precisamente di quelle di R. Neutra:

- Richard Neutra, Le scuole del New Deal;

Seguono tre case:

- Glenn Murcutt, Casa nella Kangaroo valley, Australia;
(questa recensione si fa notare per l'ottima pubblicazione di disegni preparatori e tavole varie disposte anche a doppia pagina, una presenza che fa sempre piacere in una rivista di architettura!)
- Steven Holl, Justin Ruessli, Residenza dell'ambasciatore svizzero, Washington D.C.;
- Alberto Campo Baeza, Casa Guerrero, Barbate, Cadice, Spagna.

Nella rubrica "opere recenti" è recensita:

- Enric Miralles e Benedetta Tagliabue, Nuova sede di Gas Natural, Barcellona.

Per quanto riguarda i libri, questo mese c'è la recensione del volume "Il committente e le arti. Cosimo de Medici e il rinascimento fiorentino", edito da Electa, nell'articolo di Roberta Pellegriti: "Ritratto di un mecenate".

Chiude il numero, come consuetudine dei numeri dell'ultimo periodo, una fotografia di E. Stoller del complesso Johnson Wax di F.L. Wright.

Questo numero ha avuto una minirecensione particolarmente "mini", ma quando devo riscriverla da capo mi viene quasi automatico cercare di essere il più sintetico possibile.
Un'ultima cosa; segnalo un approfondimento/analisi di maat, sull'opera di Moneo recensita in questo numero, nel suo blog a questo indirizzo: Postmoderno, postcontemporaneo, quasi antico.


Joystar

giovedì 21 giugno 2007

Scrivere su Blogger con WLW...(piccola parentesi OT)

Già, giusto due parole su questo programmino che ho "scoperto" ieri mentre girovagavo in rete in cerca di tutt'altre informazioni. Visto il nome (Windows Live Writer) pensavo che si trattasse di un tool adatto solo ai blog su piattaforma Live di microsoft, ma stamattina preso dalla curiosità ho voluto fare una prova con Blogger e a quanto pare funziona.

Ecco, volevo dare giusto un piccolo consiglio a molti "blogghisti" che passano da queste parti, magari lo troveranno interessante, o utile...o magari no.

Uno sguardo più completo l'ho postato sul mio blog personale a questo indirizzo http://argoras.spaces.live.com/blog/cns!4CA439F3DE4ABC7B!571.entry , ovviamente niente di che, proprio se uno volesse saperne di più.

Finito l'OT penso che potrò, con questo tool che mi sta piacendo non poco (la possibilità di salvarmi gli interventi in locale è senzadubbio utile), tornare a parlare di Architettura, infatti ho quasi pronta, la posterò tra poco, la minirecensione del numero 754 di Casabella (e sono sempre sotto di due numeri dato che ho ricevuto il 756 l'altro giorno e, ovviamente, non l'ho ancora aperto).

 

Joystar

lunedì 11 giugno 2007

Casabella 753


Il vecchio numero di marzo 2007 si presenta per la maggior parte come uno speciale dedicato ad Oscar Niemeyer. Cogliendo l'occasione dei suoi cento anni e l'anniversario dei 50 dalla fondazione di Brasilia, infatti già a partire dalla copertina si intuisce il profilo del numero dove fa bella mostra di se il centro di Segrate della Mondadori (un pò autocelebrativa se vogliamo visto che casabella è pubblicata proprio da Mondadori).
L'editoriale scritto dal Prof.Dal Co è in tema, giustamente, con l'argomento portante. Una scrittura decisamente accademica se vogliamo, e a tratti anche un pò noiosa, che si preoccupa di snocciolare dati e cifre sui fatti che portarono alla realizzazione della città di Brasilia.

Vediamo velocemente i contenuti presenti:

- Brasilia 1956-2006 a cura di Mecedes Daguerre;

- Storia di una capitale e Brasilia il museo delle modernità di Adrian Gorelik;

- Oscar Niemeyer una vita lunga un secolo;

- Dieci anni fa in occasione del 90° compleanno di O. Niemeyer;

- Quattro opere di Niemeyer:
- Edificio Copan a San Paolo;
- OCA, Palazzo delle arti a San Paolo;
- MON, Museo O. Niemeyer a Curitiba;
- Auditorio di Ibirapuera;

- Pier Luigi Nervi sull'opera di O. Niemeyer;

- Pier Luigi Nervi e "Casabella";

- Edificio per uffici Mondadori 1968-1975;

- O. Niemeyer e la Mondadori a Segrate;

Il numero si conclude con quattro opere di un architetto emergente brasiliano:

- Marco Kogan: un esponente della giovane architettura brasiliana
- Casa du Plessis a Paraty;
- Casa BR a Rio de Janeiro;
- Casa Gama Issa a San Paolo;
- Casa Quinta a San Paolo;

A seguire l'interessante recensione del libro "Japan-ness in architecture" di A. Isozaki nell'articolo: Arata no sozo scritto da J.K. Mauro Pierconti;

Chiude una bella foto di E. Stoller (come da qualche numero a questa parte) del complesso Johnson Wax.

Insomma un numero da avere se si è interessati a conoscere meglio Oscar Niemeyer o se non si avesse ancora avuta la possibilità di poter apprezzare questo grande, centenario, architetto.

Joystar

Le correnti si riavviano...

Eccomi dopo 2 mesi dopo l'ultimo intervento, scoprendo piuttosto desolatamente che essere in 6 a (teoricamente) scrivere sul blog/sito non significa nulla. Se non ci sono iniziative da parte mia nessuno si ricorda di scrivere qualcosa...vabbè, in fondo tocca a me tenere vivo lo spazio che io stesso ho creato.
Dicevo: due mesi di assenza per motivi vari, sopratutto salute, nei quali comunque ho controllato l'andamento del sito e sono assai stupito come la media delle visite non sia poi calato più di tanto. Segno che qualche affezionato lettore o qualche nuovo visitatore capita ugualmente da queste parti.
Bene penso sia il caso ora di riprendere il discorso lasciato ad aprile, ripartiamo quindi con un veloce escursus dell'ormai vecchio numero di marzo di casabella. Giusto il tempo di finire di scriverlo e dovrebbe apparire tra qualche minuto.

Joystar

PS: ovviamente spero che gli altri (collaboratori) non se la prendano per la mia osservazione, ma che si sentano magari stimolati a riprendere la collaborazione, se ovviamente farà loro ancora piacere.

mercoledì 11 aprile 2007

Casabella 752

Al solito enormemente in ritardo, ma ecco i contenuti del vecchio numero di Febbraio 2007. L'editoriale di questo numero è un pò il "piatto forte"; del Prof. Dal Co e si intitola "il giappone e noi" rappresenta un bel escursus del pensiero giapponese confronto a quello europeo e scritto con l'occasione per festeggiare il primo numero di Casabella in Giappone. Affacinante e condivisibile la chiusura che riporto solo per il frammento finale, ma consiglio a tutti di prenderne lettura: "...renda possibile alla cultura architettonica giapponese e a quella europea di "interrogarsi pensando".".

Vediamo brevemente le opere recensite:

Si inizia con quella che da anche spunto per la copertina, ovvero il Padiglione Alvaro Siza di Alvaro Siza, Anyang corea del Sud.

Carlo Scarpa, Il cortile-giardino del padiglione Italia alla biennale di Venezia e Allestimento della mostra "Giuseppe Samonà 1923-1975".

Seguono tre opere di autori giapponesi:
Toyo Ito, Crematorio municipale Meiso no mori, Kakamigahara, Gifu
Arata Isozaki, Centro culturale Kitagata, Gifu
Mutsuro Sasaki, Flux Structures

Un confronto (proponibile? n.d.J.) tra l'approccio di Gehry e la Hadid su soluzioni di "architetture enologiche":
Frank O. Gehry, Hotel Marquès de Riscal, Elciego, Alava, Spagna; (a proposito di questa non si può mancare di leggere l'interessantissimo "Lo smalto sul nulla" del Prof. dal Co).
Zaha Hadid, Lopez de Heredia Vina Tondonia, Haro, Rioja, Spagna.

Tre interessanti lavori di Jean Nouvel:
Ateliers Jean Nouvel, Museo del Quai Branly, Parigi;
Ateliers Jean Nouvel, Guthrie Theater, Minneapolis;
Ateliers Jean Nouvel, Concert Hall, Copenaghen.

Per chiudere segnalo due altre cose interessanti: una recensione scritta da Marco Biraghi del libro "Rem Koolhaas, architetto di genere mutante" e le fotografie di Ezra Stoller del complesso Johnson Wax di F.L. Wright.

Joystar

PS: voglio segnalare anche l'interessante commento di maat sul suo blog a proposito del numero 752: http://maat84.blogspot.com/2007/03/lo-smalto-sul-nulla.html

PPS: voglio inoltre scusarmi con chi segue il mio blog per la mancanza di aggiornamenti...di questo passo la mini recensione del numero 753, del mese scorso tra l'altro, apparirà ad agosto...forse...

mercoledì 7 marzo 2007

Concorso: L'elemento d'arredo per i luoghi della lettura

Ho sottomano una brochure della Fondazione Morelato che bandisce un concorso per la progettazione di un mobile dal titolo: "L'elemento d'arredo per i luoghi della lettura". Il conocorso è aperto a tutti coloro che si interessano della progettazione e del design del mobile, studenti o professionisti. Non ci sono limiti di età e i tre premi principali sono rispettivamente di 10.000, 5.000 e 2.500 euro. Gli elaborati devono essere consegnati entro il 14 maggio.
Tutti i dettagli possono essere consultati sul sito della fondazione a questo indirizzo: http://www.fondazionealdomorelato.org/fondazione/ita/index.php (su di un PDF da scaricare).
Se siete appasionati di Design non ci sono motivi per non partecipare.
Carolina.

giovedì 15 febbraio 2007

Casabella 750 751

Un pò in ritardo rispetto all'anteprima che ho inserito in dicembre, scrivo due parole su, l'ormai vecchio, numero speciale di Casabella uscito nel periodo Dicembre 2006 - Gennaio 2007.

Si tratta, come già affermato precedentemente, di un numero tematico concentrato eclusivamente all'edilizia scolastica, abbracciando un arco temporale che parte dal dopoguerra fino ad oggi. Sono presenti infatti solo progetti di scuole riferite ad ogni tipo di classe d'età, dalle materne alle superiori ai campus universitari. Il titolo del numero speciale in effetti è "Scuole del secondo novecento". Iniziamo dall'editoriale: intitolato "Andare a Scuola" è una lucida presentazione dei contenuti che si hanno sottomano, non fa giri di parole ma va diretto alle motivazioni di quello che, più che un semplice speciale, sembra più un vero e proprio testo creato a beneficio di ogni progettista che voglia cimentarsi nell'ediliza scolastica; ottimamente scritto dal Prof. Del Co.

La monotematicità del numero rende quasi superfluo, e sinceramente poco opportuno da parte mia, indicare quante o quali opere mi abbiano colpito di più o sono significative. Quelle presentate infatti sono già il frutto di una ricerca e classificazione della redazione di Casabella e troverei poco corretto indicarne solo alcune invece di altre. Ci sono 15 opere presentate nello speciale, ecco un veloce elenco nel caso si voglia consultarle:

Giovanni Romano - La Società Umanitaria, Milano 1936-65
Hannes Meyer Albe Steiner - La costruzione di nuove scuole, Messico 1944-46
Peter e Alison Smithson - Scuola Secondaria, Hunstanton, 1949-54
Arne Jacobsen - Scuole elementari, Munkegard 1949-57 - Nyager 1959-65
Herman Hertzberger - Scuola Montessori, Delft 1960-81
Carlo Aymonino - Liceo scientifico e campus scolastico, Pesaro 1971-84
Aldo Rossi - Scuola Elementare, Fagnano Olona 1972-76
Li Xiaodong - Scuola Elementare Yuhu, Lijiang Cina
Holler & Klotzner - Scuola Professionale, Bolzano
Tadao Ando - Scuola media inferiore Kinjo, Kaga (Ishikawa) Giappone
Skidmore, Owings & Merrill - Scuola Elementare Burr Street, Fairfield Connecticut
Mauro Galantino - Centro Scolastico, San Giovanni Valdarno
HKR-Hertel Kilian Reichle - Istituto Commerciale "Ludwig-Erhard", Sigmaringen Germania
Fournier-Maccagnan - Scuola Materna, Prilly Svizzera
Arup e Arup Associates - Scuola Druk del Loto Bianco, Ladakh, Shey India

Un'ultima considerazione, se proprio devo indicare qualcosa ho trovato interessante l'intervista ad Herman Hertzberger (fatta da Chiara Baglione). E' un architetto che non conoscevo, se non nominalmente (non si può certo avere l'omniconoscenza sopratutto in architettura dove ci sono innumerevoli dati tra opere e progettisti da ricordare) ma ho trovato il suo modo di esporre e argomentare decisamente notevole. D'ora in poi cercherò di tenerne conto dovessi mai imbattermi professionalmente in problemi di edilizia scolastica.

Per chiudere, in questo numero è (era!) allegato anche un cd contenente gli indici dei contenuti dal numero 632 a 749, davvero utile per avere a portata di mano un riferimento rapido di tutti gli articoli pubblicati e le opere recensite sulla rivista.

Joystar

PS: è uscito il numero 752...a breve una minirecensione (sperando di non avere i tempi di questa!)

domenica 4 febbraio 2007

Frank Lloyd Wright: Mile High Tower

Negli archivi della Fondazione Wright sono stati trovati molti progetti non realizzati, tra cui la “Mile High Tower” ( La Torre alta un miglio), del 1956. Essa sarebbe stata la più alta mai costruita fino quel periodo; cioè quattro volte l’Empire State Building di New York, e anche dei tempi contemporanei.

Doveva raggiungere l’altezza di 1610 metri con 528 piani. La sua forma la si potrebbe paragonare ad una freccia che si eleva oltre la nostra umana vista.

Erano previsti eliporti per gli elicotteri che avrebbero trasportato avanti e indietro i visitatori o i magnati, un parcheggio a più livelli per la maggior parte dei comuni mortali. Tale opera irrealizzabile per qui tempi, ma anche tuttora, con tutto il progresso scientifico e tecnologico, darebbe del filo da torcere a chiunque progettista ed società di costruzioni.

Wright auspicava, con tale torre, un numero ridotto di grattacieli per una vita migliore e più vivibili nelle superfici non edificate ed utilizzate come aree verdi. L’edificio sarebbe dovuto sorgere dove oggi è Lincoln Park, lungo la riva del Lago Michigan, a circa 3,2 km dal centro della città.

martedì 23 gennaio 2007

Ritardi, recensioni e collaborazioni

Un messaggio di saluto per i visitatori abituali o casuali di questo sito/blog. Sono davvero molti giorni che non ci sono post, a quanto pare è capitato che una strana coincidenza abbia causato che nessun collaboratore ha avuto la possibilità di inserire qualcosa. Credo che tutti abbiano, come me del resto, pensato che probabilmente lo avrebbe aggiornato qualcun'altro, un pò come l'asino del comune a cui nessuno dava da mangiare.
Ebbene nonostante l'assenza dei primi giorni dell'anno ho completato le 2 righe sul doppio numero di Casabella e credo di poterle inserire entro stasera.
Inoltre stò completando la bozza di un disclaimer che faccia chiarezza sul contenuto del sito, più che altro per mettere le mani avanti rispetto a proteste o altro in merito. E' vero che questo blog non hai mai scritto nulla di male o contro chicchessia, ma dato che non ci scrivo solo io è cosa necessaria mettere due parole sulla policy del sito. Come si dice "patti chiari...".
Ciò anche in vista di una decisione di includere il tutto in una licenza common, anche se per quello ne dovrò parlare con i collaboratori per avere una decisione unitaria.
Concludo questa breve digressione ricordando a chiunque abbia il desiderio di voler partecipare anche per un solo post all'anno (o un solo post in totale, non ci sono problemi), volesse esprimere un proprio parere in merito ad un qualunque tema legato all'architettura, ma non voglia, o non possa, subire la seccatura di tenere un proprio spazio web, di contattarmi lasciando un commento in un intervento qualsiasi (o scrivendomi, c'è l'indirizzo da qualche parte sul blog). Sarà il benvenuto ogni contributo (nei limiti del buon scrivere e della correttezza of course... non vorrei dare troppo per scontato).

Joystar

mercoledì 3 gennaio 2007

Bando di concorso per nuove idee

Al mio primo intervento dell'anno voglio segnalare un bando di concorso, indetto dal "Dipartimento per le politiche giovanili e le attività sportive" e promosso dalla Presidenza del consiglio dei ministri, per la realizzazione di idee innovative. Il bando prevede quattro aree tematiche: a) innovazione tecnologica; b) utilità sociale e impegno civile; c) sviluppo sostenibile; d) gestione di servizi urbani e territoriali per la qualità della vita dei giovani. Suppongo che molti progettisti siano interessati a fare qualche soldo visto che sono stati stanziati 2mil di €. Il bando comunque finanzierà le opere ritenute più meritevoli dall commissione. Il valore delle opere proposte però non dovrà superare i 50.000€ e comunque non saranno finanziati più di 35.000€ (quindi fatti due conti converrà restare sotto il tetto dei 35 mila in fase di progettazione a meno che non si abbiano altri finanziatori sicuri per i restanti 15).
Il motivo che mi ha spinto a segnalarlo è un pò polemico, visto che ne parlavamo con alcuni colleghi a fine anno. Io sono assolutamente scettico su queste erogazioni di soldi pubblici fatte così..a naso. Gli obbiettivi infatti, secondo me, sono abbastanza generalisti (sopratutto in "utilità sociale e impegno civile" ci posso far rientrare praticamente ogni progetto) ed inoltre non è molto chiaro se i contributi si distribuiscano ad una categoria in maniera maggiore rispetto ad un altra o, se i progetti presentati fossero preponderanti di una certa area tematica e ritenuti migliori quella potrebbe arraffarsi tutto lo stanziamento.
Io personalmente avrei distinto la cosa in quattro bandi specifici ognuno con il suo finanziamento in modo da non discriminare nessuna area. Poi detto sinceramente non è molto chiaro se le opere dovranno necessariamente essere realizzate. Mi sembra che la cosa sia un pò confusa. Si sarebbe dovuto procedere prima ad un concorso di segnalazione delle necessità sociali più meritevoli e poi da queste realizzare un bando più specifico delle opere da finanziare e realizzare. Per chiudere un breve esempio: posso anche presentare una richiesta di finanziamento di un bel parco tematico nella mia area territoriale, ottimo progetto, grandi finalità...ma poi si scopre che nell'area mancano alcuni servizi essenziali quali, che so, la mancanza di una scuola di specializzazione per una professione di cui l'area stessa ha enorme necessità...ecco in quel senso avrei prima indetto un bando per evidenziare le necessità dei giovani e solo dopo metterli alla prova per premiare le loro iniziative progettuali. E vero che si potrebbero fare anche con il suddetto bando ma francamente continuo a vederlo molto "raffazzonato" come idea.
Chi voglia leggerselo può andare nella pagina ufficiale che linko qui sotto: http://www.governo.it/Presidenza/bandi/bando_politiche_giovanili/giovani_idee.html , ci sono pure i pdf col contenuto integrale del bando.

Saluti,

Reason

martedì 2 gennaio 2007

Bilancio e propositi per il 2007

Come già annuciato un mese fa, ( in questo intervento: http://correntidarchitettura.blogspot.it/2006/12/dicembre-online.html ) provo a dare un bilancio del primo mese del mio redivivo blog a tema architettura (d'ora in poi sarebbe meglio chiamarlo "sito", dato che avendo dei collaboratori e per i suoi obiettivi, mantiene si le caratteristiche del blog come apparenza, ma tende a comportarsi più come un sito). Allora, dal 23 novembre ad oggi ci sono stati circa 433 visitatori di cui 215 nuovi; quindi più del 50% sono navigatori capitati qui per la prima volta, la cosa ovviamente più interessante è che un altro 50% è tornato (e spero ritorni sempre più frequentemente) a visitare il sito. Dicevo, 433 visitatori per un totale di 1135 pagine viste. Cifre che per un sito totalmente amatoriale e senza nessuna pretesa di visibilità o di fama sono, secondo me, di tutto rispetto. Praticamente in un mese ha fatto quasi le statistiche di un intero anno passato. Oggi infatti ha come totali 1014 visite per 2184 pagine viste dalla creazione del blog, avvenuta un anno e un mese fa.
Cosa succederà nel corso del 2007? E' , ovviamente, presto per dirlo. Provo però a fare mente locale sulle cose che ci sono da fare ancora. E sono diverse.
Ancora, a un mese che mi ero prefisso, non ho recuperato i vecchi numeri di casabella per farne una "recensione" dei contenuti, quindi è una delle cose da fare. Poi, l'interfacia del blog, anche se non credo che avrà degli stravolgimenti a breve termine, sarà sicuramente oggetto di ulteriori e continui miglioramenti. Ci sono poi le news di architettura, non troppe, ogni tanto qualcuna che spicca come importanza sarà bene accetta. Poi ci sono alcuni argomenti (che ho in mente da un pò) che mi piacerebbe trattare, tra cui quello interessante posto da Patrick tempo fa, se avrò il tempo di farlo (per ora non li voglio anticipare).
Il sito rimane aperto a nuove ulteriori collaborazioni esterne per chiunque non ha la voglia, o il tempo, di gestirsi uno spazio suo e gradisce dire la sua su temi vari, sempre collegati in qualche modo all'architettura e all'edilizia (progettazione, rappresentazione etc...).
Recentemente ho pure inserito le etichette (note anche col nome di tag o di categorie) e credo di aggiungere un menù sulla destra con un elenco degli interventi più interessanti per categoria che verranno pubblicati. Esite già un menù delle categorie, ma se ci saranno molti interventi, le categorie con quelli più numerosi e interessanti potrebbero averlo personalizzato.
Insomma di carne al fuoco da cuocere c'è ne tanta, vedremo come, e se, si evolverà piano piano il sito. Le premesse ci sono ed il primo mese ha confermato le aspettative.
Non resta che mettersi al lavoro.

Joystar

lunedì 1 gennaio 2007

Buon Anno!

I migliori auguri di Felice Anno Nuovo a tutti i visitatori di Correnti d'architettura.
E ai miei amici collaboratori, che questo sia un anno pieno di progetti e lavori per tutti.

Auguri!

Joystar